LA VITA QUARESIMALE - Luce che illumina i penitenti

«Luce che illumina i penitenti», è l'espressione con la quale papa Giulio II, approvando l'ultima redazione della Regola dei Minimi, definisce il carisma proprio di san Francesco di Paola e dei suoi figli Minimi e il ruolo che essi esercitano nella chiesa.
L'Ordine dei Minimi, pertanto, testimonia l'importanza della penitenza evangelica, attraverso un itinerario ben preciso, attinto dalla tradizione: è l'itinerario della vita quaresimale. Perciò papa Alessandro VI aveva definito la loro esperienza religiosa «umile, spirituale e quaresimale».
La penitenza proposta da san Francesco e dal suo Ordine ha le sue radici nell'«actior vita» eremitica, e si esprime, pertanto, attraverso uno stile che abbraccia tutta la vita del religioso: anzitutto nella sua dimensione interiore di conversione al Vangelo in un cammino progressivo di bene in meglio fino «fino ad elevarsi alla pratica dei consigli evangelici» (IV Regola); poi anche nella sua dimensione esteriore di forme di vita che toccano diversi aspetti: abito, nutrimento, beni terreni, abitazione, modo di pregare, ecc.
.
San Francesco nella Regola parla più volte della «paenitentia promissa» senza alcuna precisione, ma facendo riferimento a tutta la sua proposta di vita.
Ad esprimere tale proposta con l'espressione «maggiore penitenza», l'Eremita di Paola è giunto lentamente dall'originaria espressione «povertà di spirito».
Alessandro VI definisce lui e gli aderenti al movimento eremitico sorto a Paola «poveri di spirito», indicando nella prima beatitudine la dimensione evangelica all'interno della quale essi si muovevano e alla quale si ispiravano.
Ma i contenuti della povertà di spirito non erano altro che i contenuti di un progetto di vita penitenziale, che univa assieme contemplazione e ascesi, fuga dal mondo e ricerca di Dio, sobrietà di vita e pace interiore.
La maggiore penitenza, così come è stata vissuta e proposta dal Paolano soprattutto nella IV Regola dei frati, è un itinerario di vita spirituale che, iniziando dalla lotta e vittoria sul peccato, giunge alla pratica delle beatitudine.